“Una conclusione apparentemente inaccettabile, che deriva da premesse apparentemente accettabili per mezzo di un ragionamento apparentemente accettabile”.
È un rompicapo cinese? No, è la definizione che ha dato Mark Sainsbury del paradosso, vale a dire un ragionamento che appare corretto ma che porta ad una contraddizione.
Queste contraddizioni hanno interessato scienziati e filosofi di tutti i tempi e luoghi, ma tuttora molti ragionamenti di questo tipo rimangono senza una spiegazione logica.
I paradossi riguardano non solo la scienza e la filosofia, ma anche l’economia, la fisica e la matematica.
Queste riflessioni ci rivelano sia la debolezza della nostra capacità di discernimento, sia i limiti di alcuni strumenti intellettuali usati per il ragionamento.
Tuttavia i paradossi si trovano anche nella vita comune, noi, senza accorgercene, siamo circondati da contraddizioni. I più comuni sono quei paradossi cosiddetti “dei sensi”: in pratica sono dovuti all’imperfezione dei cinque sensi, o dell’elaborazione dei dati da parte del nostro cervello. Per fare un esempio è possibile creare un suono che sembra crescere sempre mentre in realtà è ciclico (vedi tinyurl.com/paradosso).
Anche le illusioni ottiche sono dei paradossi sensoriali (vedi immagini tinyurl.com/illusioniottiche).
Ma quali sono i paradossi più famosi?
– PARADOSSO DEL MENTITORE: data una proposizione autonegante nessuno potrà mai dimostrare se è vera o falsa. Per esempio se io dicessi “Io sono un bugiardo”, affermerei il vero o il falso? Se è vero il contenuto della proposizione è smentito, perché nonostante io sia un uomo non sto mentendo. Nel caso io stia mentendo, gli uomini non dovrebbero essere bugiardi, ma io lo sono.
-PARADOSSI SUI VIAGGI NEL TEMPO: supponiamo che sia possibile viaggiare nel tempo; perché nessuno è tornato indietro nel tempo per dirci quando ci saremmo riusciti?
Supponiamo di nuovo che si possa viaggiare nel tempo. Decidete di far visita a vostro nonno quando era ancora single e mentre parlate si dimentica di un appuntamento con quella che diventerà vostra nonna, quindi la ragazza non lo vuole più vedere. Ed ecco che per colpa vostra nonno non si sposa e non genera il padre che avrebbe dovuto generare voi; ma se non siete mai nati, come avete impedito ai vostri nonni di incontrarsi? (paradosso del nonno);
-PARADOSSO DELL’ARTICO: secondo i modelli climatologici accettati, il riscaldamento dell’Artico alza la temperatura a livello globale. Mentre lo scioglimento dei ghiacci causa l’abbassamento della medesima in Europa. Quindi l’aumento della temperatura a livello globale genera una diminuzione della stessa a livello locale;
-PARADOSSI DI ZENONE:
Contro il pluralismo: se le cose sono molte, esse sono un numero finito e un numero infinito: sono finite perché sono né più né meno di quante sono e infinite poiché tra la prima e la seconda ce n’è una terza e così via.
Contro il movimento: (1°) non si può giungere all’estremità di uno stadio senza prima aver raggiunto la metà di esso, ma prima di raggiungerla si dovrà raggiungere la metà della metà e così via senza quindi mai riuscire nemmeno ad iniziare la corsa (Lo stadio).
(2°) Se Achille venisse sfidato da una tartaruga nella corsa e concedesse all’animale un piede di vantaggio non la raggiungerebbe mai: l’uomo, infatti, dovrebbe raggiungere la posizione precedentemente occupata dalla tartaruga che, nel frattempo, sarà avanzata e sarà quindi ancora in vantaggio. In questo modo la distanza tra i due, pur riducendosi all’infinito, non sarà mai pari a zero (Achille e la tartaruga).
( 3°) Una freccia appare in movimento ma, in realtà, è immobile; infatti in ogni istante essa occuperà solo uno spazio che è pari a quello della sua lunghezza; e poiché il tempo in cui la freccia si muove è fatto di singoli istanti, essa sarà immobile in ognuno di essi (La freccia).
Molti paradossi sono stati sciolti, ma molti altri devono essere risolti, esistono infatti ancora molti elementi che ci aiuterebbero nella loro comprensione. Risolveremo mai questi enigmi?
Benjamin Cucchi (1B)