Pay it forward

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pay-it-forwardCome si potrebbe fare per cambiare in meglio il mondo? Come si potrebbe rendere ognuno più attento a ciò che accade alle persone che gli sono accanto? Esiste una soluzione per il menefreghismo e l’egoismo che caratterizzano la società odierna? Io credo che esista una risposta a tutte queste domande; l’ho trovata in un film.

Ogni favore, accortezza o gesto gentile che facciamo a qualcuno non necessita di una ricompensa, o almeno non nell’immediato. Noi, naturalmente, speriamo che chi lo ha ricevuto si ricordi che siamo stati gentili e disponibili; se ci trovassimo in una situazione critica, ci piacerebbe che questa persona fosse disposta ad aiutarci, proprio come abbiamo fatto noi in precedenza.

Ma cosa accadrebbe se il nostro gesto avesse una ripercussione più ampia, estesa a più persone? Se chiunque ricevesse un favore lo restituisse ad altre tre persone? In questo modo si creerebbe una reazione a catena. Abbiamo preso quest’idea da un film che mi ha molto colpita: “Pay It Forward” di Mimi Leder.

Se quest’iniziativa si diffondesse in una grande famiglia come il Convitto si creerebbe un effetto domino. È ovvio che questo metodo non cambierebbe il mondo ma nel nostro piccolo possiamo fare la nostra parte e, dunque, poter dire di averci provato.

Emma Raimondi e Giulia Vigoriti

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