Kung fu Panda 3 è il nuovo cartone animato della Dreamworks ed è normale che bambini, ma non solo, desiderino andare al cinema. È così che sarebbe dovuto essere, un gruppo di 90 bambini al cinema a vederlo come regalo di Pasqua.
Mario Adinolfi, onorevole del PD, giornalista e acceso sostenitore del Family Day, ha dichiarato: “Kung fu Panda fa il lavaggio del cervello gender ai bambini”. Sono bastate queste poche parole ad impedire che i piccoli tra i 3 e i 5 anni vedessero il film.
Tre genitori, infatti, leggendo questa frase pronunciata da qualcuno che nemmeno conosce la storia, si sono rifiutati di mandare i figli.
Il motivo è semplice: Po, il protagonista, ha due padri.
Questo aspetto del film però non dovrebbe affatto scoraggiare i genitori. A proposito è intervenuto anche il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini in difesa del film: “Non esiste un tema gender nella scuola o nel dibattito educativo. Esiste una sensibilità alle pari opportunità e alla lotta alle discriminazioni che noi stiamo, credo con convinzione e come dovere culturale, cercando di portare avanti”.
Purtroppo la gita è stata annullata perché per poterla realizzare sarebbe stato necessario il consenso di tutti i genitori.
Coloro che hanno seguito le parole di Adinolfi non hanno tenuto conto – magari di proposito- del fatto che il giornalista non ha neppure visto il film. Parole dette quindi senza conoscere la storia di Po, senza sapere perché li chiami entrambi papà. Hanno dato per scontato il fatto che avere dei genitori dello stesso sesso fosse sbagliato e diseducativo per i propri figli e così non solo hanno negato loro il regalo di Pasqua, ma hanno anche dato un pessimo esempio.
Quello che nel film è raccontato non è la storia di due padri, ma di due genitori separati che nonostante la differenza di opinione, spinti dal desiderio di offrire a Po ognuno qualcosa di diverso, si uniscono come una famiglia per il bene del figlio.
Quindi, come sostiene più di un giornalista, al contrario di ciò che dice Adinolfi, guardando il film si capirebbe che non fa alcun riferimento ai gender, ma che invita all’amore.
Perché Kung fu Panda 3 racconta l’amore di una famiglia.
Isabella Scotti (1L)