Il saluto del presidente dell’ANIES

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Il prossimo 1 maggio – quest’anno coincide con una domenica – si apriranno le Convittiadi 2011. Si tratterà della quinta edizione di questa manifestazione, ormai decisamente avviata e che, dopo l’iniziale messa a punto, si avvia a diventare una presenza fissa e irrinunciabile fra le attività dei Convitti Nazionali italiani. Anche questa edizione si svolgerà a Bardonecchia, come già quella dell’anno scorso, e sempre, ovviamente, per l’organizzazione del Convitto Nazionale Umberto I di Torino. L’edizione di quest’anno assume tuttavia un sapore particolare, tanto è vero che la sua inaugurazione – appunto domenica 1 maggio – avverrà a Torino, mentre nell’alta val di Susa si svolgeranno dall’indomani le diverse competizioni. Anche le Convittiadi, infatti, intendono rendere omaggio ai 150 anni dell’Unità d’Italia, e mai sede è più appropriata per farlo: non serve ricordare il ruolo di Torino nel Risorgimento. L’inaugurazione delle Convittiadi si inserirà appunto nel quadro delle celebrazioni ufficiali che in questi mesi si stanno susseguendo nella città piemontese; sarà un piccolo contributo che la realtà dei Convitti Nazionali, che nel loro stesso nome rimandano all’ideale unitario, renderà al paese e a questa sua particolare ricorrenza.

                Dopo il momento celebrativo ci sarà comunque, nell’arco di una intera settimana, quello agonistico. Le Convittiadi sono infatti in primo luogo questo: una serie di competizioni sportive fra gli alunni dei Convitti Nazionali. Non intendono con questo affiancarsi né tanto meno sostituirsi alle normali attività sportive, anche agonistiche, che vedono gareggiare i giovani: non sono nate con questo proposito. L’intento degli organizzatori è invece diverso. Da un lato, si tratta della prosecuzione a livello più ampio di pratiche che sono presenti all’interno della realtà dei Convitti e che ne costituiscono un elemento non secondario dell’offerta formativa. Dall’altro, vogliono essere una occasione di incontro e di convivialità. In questo possono rappresentare la stessa natura polivalente dei Convitti, luoghi di istruzione e al contempo di formazione e di crescita collettiva. Questi aspetti non sono scindibili nella realtà quotidiana dell’esperienza dei convittori. Quelli fra loro che parteciperanno alle Convittiadi avranno l’importante occasione di trascorrere alcuni giorni a contatto con i loro coetanei di altre città e regioni d’Italia, scambiandosi esperienze e impressioni. Lo faranno comunque all’interno delle modalità della competizione agonistica. Certo, si tratta di gare, e in esse l’aspetto, appunto, della competizione è ineliminabile, non c’è alcun dubbio al proposito. L’intento degli organizzatori, tuttavia, è quello, come già verificatosi nelle precedenti edizioni, di stimolare i ragazzi che parteciperanno a queste competizioni a farlo con lo spirito giusto, senza esasperazioni, nel rispetto delle regole e degli avversari, concependo la propria partecipazione non come fine a se stessa ma come arricchimento della propria personalità, come sano e leale confronto con gli avversari, come una sfida nella quale se indubbiamente ci deve essere un vincitore, chi non lo sarà non debba sentirsi mortificato o sminuito. Insomma, la competizione vissuta nella sua funzione veramente formativa, in cui l’affrontarsi è una parte dello stare insieme, del divertirsi e del riconoscersi come appartenenti a una grande famiglia, quella dei Convitti Nazionali.

                Il Convitto Nazionale Umberto I di Torino, che avrà il non semplice onere dell’organizzazione delle Convittiadi 2011, è lieto di ospitare gli amici provenienti dal resto d’Italia. Spazio dunque al divertimento !

 

Rocco Fiano

Presidente ANIES (Associazione Nazionale Istituti Educativi Statali)

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