Priorità moderne

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24 Gennaio 2014. Comprare il giornale come sempre e trovare quaranta centimetri quadrati di foto, con trafiletto sulla guida sotto effetti di stupefacenti di un cantante, idolo delle ragazzine, è a dir poco inquietante.
Qualunque persona più o meno informata sui fatti attuali penserebbe immediatamente ad una svista della tipografia, invece è proprio vero. Uno dei quotidiani più letti in Italia parla della bravata di un ragazzino e non della discussione sulla nuova legge elettorale.
È rassicurante sapere che, nonostante la situazione del paese, si trovi il tempo ed il modo di parlare del trascurabile avvenimento; sarebbe bellissimo se fosse sempre così.
Certamente tutti preferiscono parlare di cose che non possono esserci tanto vicine da meritare la nostra completa attenzione, ma purtroppo questo è possibile solo in un mondo di finzione, in cui tutto viene filtrato per eliminare ogni barlume di realtà.
Forse la critica nasce dal desiderio di sentir parlare di cose che influiscono sulla nostra vita; ciò di cui abbiamo fortemente bisogno e per cui bisogna impegnarsi e lavorare. Davanti a questa prima pagina, sprecata, buttata, verrebbe da piangere a tutti coloro che lavorano per informare la cittadinanza. È comprensibile che anche questa notizia possa interessare un certo target di lettori, ma sicuramente la redazione di UT è rimasta sconcertata dalla scala di priorità adottata da chi ha la responsabilità di fare dell’informazione.

Beatrice Cagliero (2B)

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