Cresce l’uso tra i giovani e i giovanissimi di Internet e del pc, come rivelano i dati dell’ultimo rapporto Eurispes/Telefono Azzurro sulla condizione dell’infanzia e dell’adolescenza. I bambini dipendono meno dal web rispetto agli adolescenti. I primi cercano in Internet prevalentemente informazioni e curiosità. I secondi frequentano forum, scrivono sui blog, usano la posta elettronica, acquistano online e, soprattutto, hanno un profilo su Facebook. Internet è usato principalmente per la ricerca di informazioni e notizie interessanti, ma la maggior parte degli utenti lo usa anche per giocare o scaricare video e materiali multimediali.
Si abbassa la percentuale di quelli che occupano il tempo libero con la tv, i videogiochi e la playstation. Sono aumentati l’uso del cellulare e di Internet. Il 41,7% usa quotidianamente il computer e il 29,4% naviga in rete abitualmente. Di questa percentuale il 13% lo fa per più di quattro ore al giorno, mentre la gran parte limita i consumi alle due ore.
Tra gli adolescenti l’uso dei social network va a completare il quadro dei ragazzi e il web. Il 71,1% di loro ha un profilo su Facebook . La maggior parte dei ragazzi che frequentano i social network lo fa per restare in contatto con gli amici, altri creano profili per conoscere gente nuova . Solo l’8% li considera una perdita di tempo e il 5% li reputa pericolosi.
I rapporti virtuali, sebbene percepiti come “inaffidabili”, stanno diventando la norma per le nuove generazioni che trascorrono diverse ore al giorno davanti al monitor.
Secondo un’ideologia collettiva Internet è pieno di “schifezze” e insegna ai giovani cose sbagliate. Molteplici sono i dibattiti su questo argomento. Sugata Mitra, professore di tecnologia dell’educazione dell’Università di Newcaslte, afferma:
“Internet siamo noi: è la nostra coscienza collettiva e purtroppo anche il nostro subconscio collettivo. A noi la privacy piace. Non vogliamo che altri guardino il nostro schermo mentre scriviamo e-mail o usiamo Facebook. È la nostra segretezza a rendere il web un luogo pericoloso.”
Quindi qual è il vero pericolo ?
Internet o la concezione alterata che la società ha acquisito nei suoi confronti ?
Probabilmente è la seconda perché, come sostiene Mitra, siamo noi a rendere i luoghi di per sé sicuri dei luoghi infidi e pieni di insidie, così è accaduto con Internet e con moltissimi altri mezzi di comunicazione collettivi, come ad esempio la televisione .
Internet è e rimane probabilmente una delle più grandi risorse della società moderna: oltre a mettere in contatto tutto il mondo è anche una fonte inestimabile di informazioni, se e solo se usato nel modo corretto.
Martina Paganelli (1H)