Quando si viaggia all’estero per approfondire lo studio di una lingua (in questo caso lo spagnolo) uno dei miglioramenti più grandi si nota nell’arricchimento del proprio lessico. Ecco per esempio alcune pratiche parole molto usate, direttamente dallo scambio della IV F con Madrid.
CHAQUETERA: trad. “Banderuola”. Potrebbe rivelarsi un’utile soprannome per dare alla vostra professoressa di spagnolo della traditrice, se in una partita di pallavolo Italia – Spagna, invece di tifare per i propri alunni, decidesse voltare loro le spalle per fare la nazionalista.
GRIPE: trad. “influenza”. La maledetta che tanto sempre e comunque beccherà almeno uno sfortunato del gruppo classe, il quale generosamente si occuperà di dividere le sue pene con i compagni dando vita ad un’epidemia.
IBUPROFENO: Si, è quasi uguale all’italiano. Diretta conseguenza del vocabolo sopracitato.
CITA A LAS SIETE: potrebbe sembrare che significhi “appuntamento alle sette” ma siccome si tratta di Madrid la traduzione corretta è “l’appuntamento in teoria è alle sette, ma alle sette e quaranta va bene lo stesso”.
MULETAS: trad.”stampelle”. Se trovate una spagnola claudicante e molto paziente, potete sempre farvi imprestare le sue stampelle per inventare fantasiosi giochi acrobatici per le strade e nella metro.
MAPA DEL METRO: si intuisce. Ma mai si immaginerebbe quanto sia fondamentale alla propria sopravvivenza negli intricati tunnel sotterranei che sbucano in tutta la capitale.
La BATAMANTA: traduzione sconosciuta. E’ uno degli utilissimi prodotti venduti sull’equivalente spagnolo di media shopping. Grazie a questo oggetto superfluo sono però nate una sacco di divertenti parodie su youtube. Cercatele! E a proposito di youtube …
GIUTUB: loro lo pronunciano così, ma voi non spaventatevi. Si tratta sempre del caro vecchio youtube, che come Itunes (pronunciato così com’è scritto) è stato iberizzato. E se questo vi sembra assurdo …
BOB ESPONJA : lett. “Bob spugna”. Correntemente Spongebob! Che col suo amico Patricio (Patrick) e Arenita (Sally) ha diffuso le sue avventure demenziali anche in Spagna.
CREIDO : trad. “Montato”. Aggettivo da dare ai propri compagni, che dopo essere stati guardati come degli adoni per due giorni, contano di trovare lavoro da Abercombie o giù di lì.
‘NDUMA : ormai è entrato anche nel dizionario spagnolo. Visto che “vamonos” iniziava a perdere effetto sul gruppo, le spagnole hanno adottato un po’ di piemontese, che non fa mai male.
Con queste poche parole non consigliamo di partire per un pellegrinaggio fino a Santiago, ma uno scambio si può affrontare tranquillamente, con tanto di risate.
Eugenia Beccalli, Federica Baradello (4F)