Spesso non diamo a ciò che abbiamo il valore dovuto: in questo modo consideriamo tutto scontato e ce ne rendiamo conto solo quando è troppo tardi. Perdiamo persone a noi care e ci disperiamo. Tendiamo a soffocare il disagio convinti che, una volta dimenticato, un ricordo non ci sia più. Per un periodo di tempo, la nostra idea geniale pare anche funzionare. Successivamente pero’, i ricordi tornano a perseguitarci, da sognarceli di notte
Finiamo per passare l’ennesima notte insonni a fissare il muro, tutto ci appare grigio, di quel grigiore incolore e senza personalità, caratteristico dei rimpianti che tornano a galla.
Ci chiediamo se sia tutto un sogno. Noi, che passiamo il tempo sdraiati su un divano come bruchi che devono ancora diventare farfalle, ora abbiamo l’impulso di muoverci, fare qualcosa. Però non sappiamo cosa. Così rimaniamo invisibili in mezzo agli altri.
Ci troviamo a desiderare ardentemente di tornare a vivere, sentire, amare, di poter di nuovo mandare tutto all’aria e uscirne più forti e felici di prima.
Infatti il male non è tanto doloroso per noi, bensì distrugge chi ci è vicino e ancora crede in noi; ma anche chi vede le persone che ama bruciare senza sapere né quando né come si salveranno. Vorremmo tanto saper reagire, ma, senza un’apparente ragione, semplicemente non lo facciamo.
Infine ci rendiamo conto che il passato è “passato”; i sentimenti non si vendono, né si comprano, impongono o rifiutano, non ci si puo’ disperare versando lacrime di sangue e stracciandosi le vesti come prefiche. Lo strazio finisce. Torniamo alla consuetudine. Andiamo avanti.
Andiamo avanti?
Stella Camilla Brao