In quest’ultimo giorno delle Convittiadi 2011, in occasione della cerimonia di chiusura e delle premiazioni, abbiamo avuto l’opportunità di intervistare il sindaco della stessa Bardonecchia.
Ha espresso il suo punto di vista sia come sindaco della fiorente cittadina montana, sia come ex sportivo. Alcune risposte sono state molto interessanti per capire come la nostra bellissima manifestazione all’insegna dello sport e per i giovani, abbia potuto influire anche su fattori esterni ad essi.
Il bilancio di quest’anno rispetto all’anno scorso?
Il vero bilancio credo che possiate farlo voi ragazzi, però noi a Bardonecchia siamo veramente tanto felici e contenti di avervi potuto nuovamente ospitare. Credo che sia stata un’edizione molto riuscita, soprattutto sotto il profilo organizzativo e anche i risultati sportivi, da quello che ho visto, sono stati interessanti e stimolanti anche per tutti i ragazzi, per cui un’ottima edizione dei 150 anni dell’untià d’Italia.
Che effetto, sia positivo che negativo, hanno avuto le Convittiadi su Bardonecchia?
Solo effetti positivi, la presenza dei ragazzi di per sé è importante per rendere vivace l’atmosfera in un periodo dell’anno non particolarmente importante sotto il punto di vista della frequentazione turistica, e poi anche ricadute socio-economiche.
Lei che rapporto ha con lo sport?
Io l’ho praticato tanto da ragazzo, ma fino adesso svolgendo attività di sindaco, a dire la verità, non ho avuto molto tempo da dedicargli. Però, visto che i miei impegni si stanno esaurendo, conto di riprendere a fare attività sportiva, in particolare la corsa, che mi piace tanto.
Quindi, dati i suoi impegni qui a Bardonecchia come sindaco, ha potuto o no seguire le gare?
Le ho seguite un po’ marginalmente, ho visto alcuni match di calcio e anche la pallavolo al palazzetto dello sport.
Angela Vinci
Chiara Carrera