Quando la nebbia invade la città, costituendo una cappa fitta e spessa, il povero uomo urbano si vede oppresso da qualcosa che, più grande di lui, non può controllare né può dominare col suo intelletto. La patina grigia figlia dei suoi macchinari prende il sopravvento, si insidia, infida, nei polmoni nutrendo tanti piccoli tumori che mangiano, ingordi come lombrichi digiuni della luce mai veduta, le viscere vitali. I palazzi incombono sulla via come colonne del cielo, come relitti di un’epoca passata.
Quando la nebbia invade la campagna il paesaggio bucolico si trasfigura e l’uomo rurale paga il fio guadagnato dal fratello: assommando alla nutrice l’assassina, alla vita la morte. La metastasi del male lambisce anche la terra più pura.
Uomo non farti domande se la Risposta è davanti. Non disperdere le tue energie vagando, ma applica quanto appreso.
Valerio Pace (3D)