Re, regine, alfieri e pedoni

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img_5723Nella stanza affollata di ragazzi, re, regine, alfieri e pedoni, le scacchiere hanno preso vita anche stamattina fra le dita dei giocatori. Nell’attesa che comincino le partite, le lunghe file di tavoli si riempiono di voci e racconti: un’occasione per conoscersi, incontrarsi. Spesso le grandi tavole sono simbolo dell’avvicinarsi e del condividere e anche in questo caso da Torino a Bari, da Sassari a Cividale si sono instaurate nuove relazioni da un lato all’altro del tavolo. Poi l’arbitro richiama all’ordine e il vociare si spegne per lasciare spazio a un brusio sommesso di professori, educatori e compagni che commentano le sorti delle battaglie. Non c’è più spazio per le chiacchierate, la concentrazione è alta, soprattutto fra i “Large”. Solo ogni tanto qualche mano si alza per segnalare rispettosamente una mossa irregolare. Decine di eserciti in miniatura si affrontano su campi bianchi e neri, ma alla fine di ogni partita due mani si stringono sempre congratulandosi a vicenda. Un gioco che non sembra affatto stonare nel clima sportivo delle Convittiadi, inserendosi alla perfezione nell’intento di cooperazione e crescita.

 Di particolare rilievo, la partita disputata tra due dei nostri giovani e promettenti scacchisti: Giovanni Trovato e Francesco Lavalle.

I due non solo sono compagni di scuola, ma addirittura di classe. Questo incrementava, possiamo ipotizzare, la competitività poiché ognuno poteva essere a conoscenza delle capacità, delle tattiche e della psicologia dell’avversario. Nonostante ciò, io trovo che abbiano dato un esempio di assoluto rispetto, sigillandolo con una (vera) amichevole stretta di mano.

Lavalle partiva avvantaggiato dal punto di vista mentale e psicologico, poiché in testa alla classifica, fattore che, dall’altro punto di vista, avrebbe potuto metterlo sotto pressione. Trovato, d’altro canto, poteva giocarsi il tutto per tutto, impedendo, all’avversario-amico, la vittoria matematica, e quindi certa.

Il match, molto combattuto, si è concluso con la vittoria di Lavalle, avanti di parecchi minuti, su Trovato, il quale si arreso, poiché non poteva più muovere alcuna pedina.

 

È disponibile anche un’intervista doppia, fatta ai due scacchisti.

 

Federica Baradello, Chiara Carrera

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