Reportage da Nizza

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Dopo una mattinata che sembrava non finire più, tra interrogazioni di recupero e verifiche finali, finalmente alla soglia delle 14.30 eccoci salire a bordo del pullman alla volta di Nizza!

Mancano due settimane alla fine della scuola e, come sempre accade alla fine dell’anno scolastico siamo oberati di compiti in classe e interrogazioni: Nizza rappresenta per noi un ultimo momento di stacco prima di ributtarci a capofitto nello studio.

L’aria è carica di aspettative, siamo elettrizzati ed emozionati per questo breve soggiorno tanto atteso. Dopo tanto parlare inglese, finalmente la Francia e che Francia! La Côte D’ Azur. Il sud, il mare, la luce accecante del nostro Mediterraneo.

Il viaggio inizia per tutti ma durante il tragitto ciascuno si perde nei propri pensieri: c’è chi sogna un nuovo amore, chi cerca di dimenticarne uno passato, c’è chi vuole solo divertirsi, chi è curioso di scoprire un nuovo luogo e c’è addirittura (incredibile a dirsi!) chi vuole studiare per portarsi avanti con il lavoro!

Il programma organizzato dalla professoressa Olocco e dal professor Leauté, i nostri accompagnatori, è ricco di iniziative interessanti: trascorreremo una giornata al liceo Apollinaire di Nizza, festeggeremo il 2 Giugno al Consolato italiano a Nizza, visiteremo Nizza e Cannes, passeggeremo sulla mitica Croisette e guarderemo il mare dalla Promenade des Anglais!

L’hotel è a Cannes, è piuttosto piccolo ma grazioso e nasconde al suo interno una piscina. Si sa! Il connubio giovani/piscina evoca felicità a prescindere!!

Finalmente si mangia! Siamo seduti nella penombra di una sala di una charcuterie esotic a Cannes. La musica da discoteca risveglia in noi i ricordi, ormai lontani, del ballo di Istituto…

La serata prosegue con una promenade lungomare, durante la quale qualche temerario si spinge fino alla spiaggia.

Il secondo giorno si rivela più impegnativo del previsto: fin dalla sveglia alle 6.30 ci rendiamo conto di non essere propriamente in vacanza. Dopo un’abbondante colazione, da Cannes passiamo finalmente a Nizza per trascorrere una giornata al liceo Apollinaire. Nome importante della cultura francese. Anche se era nato in Italia, ed aveva parti di sangue polacco. Mi viene in mente una sua breve poesia tratta dai bestiari:

Le Dauphin

dauphins, vous jouex dans la mer ,

Mais le flot est toujours amer.

Parfois, ma joie eclate-t-elle?

La vie est encore cruelle.

 

Durante il tragitto, molto più lungo del previsto, possiamo fortunatamente recuperare un po’ di ore di sonno arretrato. Il nostro passaggio, infatti, è bloccato da un evento straordinario: il vertice programmato per lunedì 31 maggio tra il presidente francese Sarkozy e 50 capi di stato africani. Leggendo i quotidiani durante i giorni successivi apprendiamo che l’Associazione dei popoli minacciati (APM) ha criticato la politica della Francia in Africa. Parigi, infatti, sostiene molti regimi dittatoriali in Africa e, nonostante la sua notevole influenza, non sta facendo assolutamente nulla per promuovere una pace duratura nelle zone dove attualmente si rilevano le peggiori crisi umanitarie. Dopo un lungo tragitto a piedi arriviamo finalmente al liceo, dove i ragazzi francesi ci stanno aspettando da 2 ore circa. L’edificio è moderno, ma non particolarmente accogliente. Veniamo comunque ricevuti con affetto e calore dai nostri “amis français”. Sono come noi? Sì, mi pare, forse, mah…Si sono come noi, solo che hanno origini diverse, anche dalla Francia: Marocchini, Algerini … Il colonialismo lascia le sue tracce prima ancora che il vento dell’immigrazione intervenga a modificare la popolazione europea. La giornata prosegue con l’illustrazione del programma scolastico francese in lingua italiana. La nostra visita fissata per il pomeriggio al centro storico di Nizza è brutalmente cancellata a causa del congresso Francia-Africa… ci toccherà stare ancora a scuola! Affranti e disperati ci rechiamo nuovamente in un’aula per seguire una lezione interminabile di storia in francese, durante la quale il professore ci dimostra quanto la città di Nizza e quella di Torino siano state legate in passato. Non ce la facciamo più, siamo esausti! La lezione è durata due ore, durante le quali il professore non ha mai smesso di parlare e porgerci domande. Gli sguardi vacui e sonnolenti vengono improvvisamente risvegliati dalla notizia che la prossima tappa sarà il mare! Eccolo, lì davanti a noi: il mare! La calura in cui eravamo avvolti si dissolve a contatto con l’acqua azzurra e fresca in cui siamo immersi. E’ mattina. Oggi si riparte, ma prima andremo a festeggiare il 2 giugno al Consolato italiano a Nizza. Prima di recarci al Consolato facciamo una breve tappa per visitare la tomba di Monet, sulla quale posiamo ramoscelli in bocciolo e fiori variopinti.

Monet e/o Manet? Tutte le volte li confondo! E pensare che la serie delle “Ninfee” fanno parte di quelle icone che tutti amano e apprezzano senza sapere bene perchè!

Al Consolato ci accorgiamo di quanto l’Italia stia andando in malora. Il “banchetto” per celebrare il due giugno è a base di patatine e noccioline comprate al supermercato. Tremonti ha colpito anche qui!

Un televisore trasmette immagini di un concerto in cui vengono suonati l’inno di Mameli, l’inno alla Gioia e l’inno nazionale francese. La sala è priva di decorazioni e gli altri ospiti (una cinquantina circa), tutti rigorosamente italiani, ci osservano incuriositi, in quanto forse non abituati a vedere in quell’occasione la presenza di adolescenti. Terminata la cerimonia, che non ci ha dato particolari emozioni, anzi forse ci ha lasciato piuttosto delusi, siamo pronti a ripartire.

Il viaggio di ritorno è anche un viaggio di commiato alla professoressa Olocco, che dopo tanti anni lascia l’insegnamento. Un grazie da parte di tutta la classe IIIB per l’impegno, l’affetto e la simpatia che ci ha dedicato.

 

Bianca Viano (3B)

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