Ricordando Isolaccia!

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Isolaccia - Settimana bianca 2013Giovedi 7 Febbraio, ore 13,30: incontro in Piazza Arbarello.

Sono tutti impazienti, soprattutto i genitori che non vedranno i propri figli fino a Martedì 12. Partenza quasi perfetta: purtroppo l’educatore Liguori non può venire, ma fortunatamente è sostituito dal professor Chianale. A dieci minuti dall’arrivo ci ritroviamo al buio e nella neve, l’autista ritrova la strada per l’hotel. Alle otto finalmente arriviamo a destinazione e una volta viste le camere, ci dirigiamo tutti al piano-terra per la cena, tranne tre sbadate della camera 117, che per iniziare bene la vacanza sono arrivate tardi, mangiando solo il dolce.

Secondo giorno, ore 7. La sveglia suona, ci si deve alzare. La colazione è ottima e in un batter d’occhio ci ritroviamo già sulle piste per fare la selezione nei gruppi. Molti vengono assegnati nel gruppo dei bravissimi, dove affrontano piste rapidissime, sciano con un solo sci o addirittura fanno giravolte di 360°. Altri invece si ritrovano nel gruppo dei meno bravi, limitandosi a piste più tranquille. Tre dei ragazzi della scuola scelgono invece lo snowboard! Dopo una lunga giornata di sci e una buonissima cena, per rilassarci, ci riuniamo tutti al piano sotterraneo, dove il clima non è dei migliori, ma ci si può scaldare sfidando gli amici a ping pong o ad una partita di calcetto a sei.

Il giorno dopo si svolge allo stesso modo, ma forse con un’organizzazione migliore.

Alle nove siamo già sulle piste fresche e pronte per noi; pranzo e poi si ritorna sulla neve fino alle quattro. Già al secondo giorno di sci molti sono stanchi, infatti passano il pomeriggio in albergo.

Per i giorni seguenti al primo piano si fa festa fino a tardi. Il cibo è spettacolare, soprattutto le torte di differenti gusti. Durante la settimana i feriti in pista sono tre, ma per fortuna nessuno grave.

La sera del terzo giorno, in hotel, si svolge una super tombola: ci mancano solo due numeri per vincere il primo premio, ma un genitore è più svelto di noi.

Lunedì 11 è l’ultimo giorno di sci, ma inizia a nevicare e molti del gruppo passano l’ultimo pomeriggio in sala giochi, solo i sei più coraggiosi affrontano le piste senza paura.

È l’ultima sera e visto che il giorno dopo ci si alzerà più tardi, perché andare a dormire subito? Qualche poveretto è costretto anche ad andare nella hall chiedendo la strada per il mare, qualcun altro ad urlare “Perché nessuno mi capisce?” fuori dal balcone oppure “Terremoto!” tra i corridoi delle stanze. La migliore serata è stata l’ultima, quella di lunedì: ci siamo scontrati in una mega battaglia a palle di neve e, per concludere, molti non hanno dormito a causa di una storia terrificante su un povero cagnolino.

ricordando-isolacciaMartedì 12. Partenza prevista per le 14. L’idea mattutina era quella di andare a Livigno, una città vicino a Isolaccia, ma le strade sono chiuse a causa della neve. Allora noi ragazzi delle superiori decidiamo di vedere un film tutti insieme; riusciamo a godercelo tranquillamente, senza che il pianista che ha accompagnato le nostre giornate suoni per ore.

Dopo l’ultimo pranzo terminiamo di preparare i bagagli, riponiamo gli sci e gli snowboard nelle apposite custodie e partiamo. La neve ha smesso di cadere e nel pullman fa caldissimo. Prima di partire abbiamo fatto una sosta al supermercato, ricavandone patatine, bibite e caramelle varie. Il viaggio è stato tranquillo, l’arrivo fantastico perché abbiamo rivisto mamme, papà e sorelle, ma soprattutto la settimana è stata incredibile perché oltre ad aver passato quattro giorni di emozioni sulla neve, siamo stati in compagnia, abbiamo fatto esperienze diverse e conosciuto persone nuove, riso e scherzato! Resterà per sempre il ricordo incancellabile di un’esperienza magnifica!

 

 

Claudia Brizzi (1E)

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