La guerra è paura
Sciagura e tortura
Ha ferito molti cuori
E costretto a veri orrori
Dinanzi abbiamo un popolo
In cerca di salvezza
Da un terribile spettacolo
Tra gente che li disprezza
Dopo anni di travagli
La loro vita è disastrata
Perché allora contrastarli?
Che è per niente in cantata
Non possiamo immaginare
Di navigare in mare
Privi di terrore
Privi di ogni male
Vissuti nel dolore
E senza amare
Questa è la nostra realtà
E chissà cosaaccadrà
Il futuro è da vedere
Non mettiamoci a sedere
Adesso ascoltate
Queste testimonianze
Colme di sofferenze
E ricordate…
Questa canzone è nata soprattutto grazie ai miei amici e alla mia educatrice che mi hanno spinta a scriverla per partecipare allo spettacolo della Notte nazionale del Liceo classico del 11 gennaio 2019. A detta loro, avrei dovuto far conoscere il mio talento. E’ stato difficile scrivere il testo, perché mi sono voluta soffermare, cercando per quanto è possibile, sull’emozioni che provano gli immigrati e su come vengono trattati. Non è la prima canzone che ho scritto, ma la prima che ho cantato in pubblico. Il tanto sperato inedito con la base composta da Alejandro Palma, un ragazzo di 2D, che ringrazio tantissimo. Sono molto orgogliosa di quello che ho scritto e spero che, anche solo leggendo, chi si troverà di fronte a queste parole possa interiorizzare le emozioni che voglio trasmettere.
Maria Sole Del Ponte