Riforma a parte

Tempo di lettura: 2 min

Scuola, mille e una declinazioni possibili. Ma cosa vogliono gli studenti? Si intende, Riforma a parte.

Prima di parlare di riforme, si parli di studenti! Non sono forse gli studenti che, con gli insegnanti, fanno la scuola?

Vogliono stabilità e certezze per potersi preparare al meglio alla vita che aspetta. In un mondo come questo, in cui tutto diventa specifico e peculiare, è necessaria una preparazione solida. Questo è quello che vogliono gli studenti.

Una scuola interattiva, che renda la tecnologia uno strumento funzionale all’apprendimento, senza sostituirsi alla capacità di leggere, di ricercare, è un passo necessario all’adeguamento al progresso del mondo. Sarà mai possibile?

Il merito. Importante anche quello, senza dubbio. A cosa valgono gli sforzi se non vengono riconosciuti?

Il riconoscimento della propria fatica dà valore a quanto si impara ed incentiva ad impegnarsi, forse più del futuro, che oggi appare sempre più incerto.

Inutile dire che i ragazzi sono consapevoli dell’impossibilità di una scuola perfetta su ogni fronte. Quantomeno però sarebbe utile non renderla una cavia per tantissimi esperimenti sbagliati. Non c’è stato, in questi ultimi anni, nemmeno il tempo di abituarsi ai cambiamenti, continui.

La possibilità di dialogare non può mancare. Qual modo migliore di confrontarsi? Le nozioni in fondo devono essere utilizzate, applicate, sperimentate. E da qui la spinosa questione dell’alternanza scuola-lavoro, piuttosto nebulosa per il momento.

Insomma, al di là di tane parole che si fanno tutti i giorni, i ragazzi vogliono essere protagonisti della scuola. Troppo spesso si dimentica e vengono bollati come un aspetto secondario. Meno male che le loro voci si fan sentire.

Beatrice Cagliero (3B)

 

 

 

 

 

 

 

268330cookie-checkRiforma a parte