Scienza o fantascienza?

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Il riscaldamento globale è diventato, come tutti ben sanno, un grosso problema dei nostri tempi. L’elevata quantità di CO2 che viene immessa nell’atmosfera dalle auto, dalle centrali termoelettriche e dalle grandi aziende, fa ammalare ogni giorno di più sul nostro pianeta. Così, mentre alcune menti illustri cercano fonti d’energia meno inquinanti, altre propongono una soluzione quantomeno originale: non diminuire le immissioni di CO2 ma alterare il clima per poter raffreddare la Terra!

Facciamo esempi concreti: una prima proposta sarebbe quella di spargere nella stratosfera (15-20 km d’altezza) particelle di zolfo che a seguito di alcune reazioni chimiche andrebbero a formare scie simili a quelle delle navi da crociera e permetterebbero di respingere parte dei raggi solari che colpiscono la Terra. Senza emissioni continue di zolfo, però, il pianeta si surriscalderebbe più in fretta e vivremmo con una sorta di spada di Damocle sulla testa. Altri difetti di questa proposta? A parte causare malattie respiratorie e diminuire sostanzialmente le piogge, non ce ne sarebbero.

Una seconda idea riguarda la costruzione di grandi imbarcazioni che, viaggiando per gli oceani, pomperebbero micro goccioline d’acqua salata fino alla traposfera (dal suolo fino a 8 a 16 km d’altezza, a seconda delle zone) formando nuvole che allontanerebbero la luce riflettendola. Anche questa soluzione, però, porterebbe alla diminuzione delle piogge e richiederebbe molto denaro per via della manutenzione continua dei mezzi.

Una terza ed ancora più incredibile idea propone la costruzione di un enorme scudo nello spazio, formato da tanti dischetti di 60 cm di diametro e di materiale altamente tecnologico. La costruzione avrebbe proporzioni pantagrueliche: 100.000 km di lunghezza e sarebbe sistemato a 1,5 milioni di km dalla Terra in modo da filtrare e diminuire i raggi solari diretti verso di noi. Il costo? Irrisorio: circa 5.000 miliardi di dollari, esclusi i costi della manutenzione ovviamente!

Ma con tutti questi soldi non si farebbe prima a costruire centrali eoliche o solari e a finanziare la ricerca? Non sarebbe meglio lasciarsi guidare dal buon senso ed agire con determinazione?

Matteo Cantarutti (2D)

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