“Scrivete di qualcosa che vi piace”, prima frase che il professor Pizzala ci ha rivolto alla nostra entrata nella redazione di questo giornalino. Non saprei davvero di cosa poter parlare, mi piacciono così tante cose, dovrei scrivere troppo … alla fine l’articolo non avrebbe nemmeno più un senso. Poi ho pensato al motivo principale per il quale ho deciso di essere qui ora, a scrivere. Beh, semplicemente perchè mi piace scarabocchiare frasi e piccoli racconti, perchè mi diverto e soprattutto perchè lo faccio senza pensare. Sì, senza pensare, senza riflettere sull’impostazione della frase, sul senso in sè … Perchè non sempre serve soffermarsi tanto su un concetto e cercare di trasformarlo in parole, molte volte è meglio partire dalle parole per arrivare al concetto. In fondo è più semplice partire da una semplice frase che può sembrare senza alcun significato, che partire da un’ idea perfettamente strutturata, con basi fondate e tutto il resto, se poi non si è capaci di trasmettere a chi legge le nostre stesse senzazioni. Ok, mi sono dilungata un po’ troppo … Non è facile trasformare senzazioni, pensieri e sentimenti in parlole e non è certo quello che cerco di fare io, l’unica mia ambizione è poter avere un foglio una penna e tempo per scrivere. E’ facile scrivere con il cervello, pensando, non lo è invece srivere con il cuore. Anche un articolo di cronaca può essere scritto con il cuore, anzi, con l’anima; senza risulterebbe freddo e distaccato. Questo però non mi riguarda per ora. In realtà scrivere mi rende felice, mi piace incollare piccole parti di me su fogli di carta, anche se poi so che nessuno li leggerà. L’unica certezza che ho è che anche quando mi sentirò sola, triste, potrò sempre contare su di loro, carta e penna.
Andrea Piano (1D)