Scritto da Roberto Capra come elaborato da presentare ad un concorso letterario, questo romanzo vince nel 2008 il Premio Inedito Città di Chieri. Pubblicato da Comunicando, una casa editrice minore, in seguito alla vincita del concorso. Il romanzo si svolge nel mondo della legge, ambito lavorativo dell’autore, un avvocato penalista di Torino.
Avvocato penalista è anche il protagonista, Alberto Fornari, che si trova nel corso del racconto a dover scegliere tra l’etica professionale, intesa come responsabilità umane nei confronti del cliente, e i valori sempre più universali del denaro e della fama. L’ingegner De Angeli, accusato di stupro, ha secondo Fornari il diritto di essere difeso, e pertanto l’avvocato decide di non abbandonare il suo cliente nemmeno quando questa sua “testardaggine” pregiudica la sua carriera nella sinistra moderata e, di conseguenza, la sua possibilità di rimanere socio dello studio in cui lavora.
«Fornari è appesantito dalla sua inflessibilità, ma non cede e ne paga le conseguenze: essere come lui da questo punto di vista è un sogno, ma il mio personaggio è fin troppo retto, un eroe moderno un po’ noioso …», dice l’autore, e definisce il romanzo come “lo spazio che un avvocato relativamente giovane si è preso per esprimere la sua opinione”.
Durante l’incontro con l’autore alcuni redattori hanno espresso il loro scontento per un finale “che non finisce”, ma ci si è prospettata la possibilità che non sia necessario sapere il verdetto del giudice per stabilire se FornariMan abbia vinto o meno la causa. La sua vittoria consiste nell’aver adempiuto al suo dovere di avvocato. Una vittoria dunque del saper fare bene il proprio lavoro, più che sull’avversario in tribunale, il fin troppo televisivo avvocato Carli.
Altro aspetto fondamentale del romanzo è quello incentrato sui processi mediatici, tenuti in salotti televisivi lontano dalle aule di tribunale, ma che influenzano pesantemente il comportamento di alcuni personaggi, compreso quello di chi è deputato a giudicare.
Questo è senza dubbio un libro la cui lettura può suscitare molte sensazioni diverse e far nascere la diverse opinioni sulla giustizia. Un libro che fa pensare ai valori e all’etica, ma anche al diritto di essere difesi e al dovere di difendere.
Chiara Murgia (1C)