L'incontro con l'autore
Lo scorso martedì abbiamo incontrato l’avvocato torinese Roberto Capra, autore del legal-thriller SeiZeroNoveBis-in difesa di un uomo, vincitore del premio InediTO della città di Chieri.
Il libro, nato da una lunga gestazione, è permeato dal mondo della giurisprudenza e del diritto, ma non da quello che si è abituati a vedere nelle serie TV “made in USA”. Il mondo della giustizia qui è reale, con tutte le sue lacune ed i suoi difetti.
L’ingegner De Angeli, politico accusato dello stupro di una minorenne, è l’uomo scomodo, il mostro da dare in pasto all’opinione pubblica per far rimanere intatta quella patina di perbenismo che contraddistingue la nostra società. Nonostante ciò l’avvocato Fornari accetta comunque, coraggiosamente o stupidamente, la difesa di De Angeli, ancora convinto che tutti abbiano diritto ad una giusta difesa.
Come recita la classica nota, questa è una storia di fantasia o, piú probabilmente, un’utopia: chi mai oggi farebbe le stesse scelte di Fornari? Chi mai oggi rinuncerebbe a guadagni sicuri per la difesa dei propri valori personali? Chi mai oggi si metterebbe contro il potere dei mass media?
Oggi, il tempo in cui la plutocrazia e la corsa allo scoop regnano sovrani.
Oggi, il tempo in cui si possono fare liberamente, senza alcuna inibizione né apparente, né concreta, processi mediatici, come quello subito da De Angeli.
Oggi, il tempo in cui la presunzione d’innocenza, cosa che ci rende un paese annoverabile fra i ‘civili’, è calpestata quotidianamente dai mezzi d’informazione.
Oggi, il tempo in cui si porta l’opinione pubblica, a seconda dei casi, a condannare o assolvere arbitrariamente l’imputato, senza conoscere le prove oggettive.
Oggi, il tempo in cui la parola presunto davanti a colpevole è come un perché nei confronti di un xkè.
Oggi, il tempo in cui se sei povero e straniero sei colpevole, se sei di una casta sei innocente.
Oggi.
Valerio Pace (1D)