Si può dire che l’umanità è sempre in guerra. Quando non lo è per combattere la crisi, come l’Italia ora, o non sta combattendo un nemico, magari mascherando la guerra chiamandola “missione di pace”, ogni uomo è in guerra con se stesso. Molti dicono di stare bene con il proprio io, ma nessuno è perfetto e che anche chi dice di essere contento di ciò che è, sa che si sta solo accontentando. Sono pochissime le persone che, se avessero la possibilità di cancellare i loro difetti, deciderebbero di non farlo, privandosi della prerogativa di diventare perfetti.
Il primo passo da fare è accorgersi di non esserlo, poi bisogna individuare la “bestia che c’è in noi” e infine ciò che resta da fare è combattere, combattere per cercare di essere, per la maggior parte del tempo, come vorremmo.
Questa guerra purtroppo non avrà mai fine, non ci sarà mai un vincitore, ma solo l’eterna lotta tra la bestia e l’uomo. Non sempre si riesce a vincere tutte le battaglie, a volte ci si comporta come non si vuole, non si ragiona sulle azioni e poi ci si pente di ciò che si è fatto. Non ci si deve abbattere però, ma accettare il fatto che a volte la bestia può vincere e gioire tutte le volte che si riesce a sconfiggerla e a mostrare la parte migliore di ognuno di noi.
Domiziana Aimar (2B)