Sarebbe tutto più semplice, cosi dannatamente semplice, se non esistessero il dolore, la paura, la tristezza, l’incertezza, l’ansia, la mancanza. Sarebbe tutto cosi semplice se non dovessimo affrontare ogni giorno tutti questi piccoli mostri che, quando eravamo bambini, si nascondevano sotto al nostro letto, ma che ora si nascondono nelle nostro menti, nella parte più buia e profonda della nostra testa e ci tengono compagnia per tutto l’arco della giornata, ogni secondo, ogni minuto, ogni ora per non farci sentire la loro mancanza. Sarebbe tutto molto più facile senza quello stupido oggetto appeso al muro, che per convenzione chiamiamo specchio, o senza quelle aspre vocine che sentiamo dietro alla testa che continuano a ripeterci quanto noi possiamo essere diversi dagli altri, o strani, o stupidi, o tante altre cose che non vorremmo mai sentirci dire da nessuno. Sarebbe tutto più facile se fossimo nati perfetti, dannatamente perfetti, come bambole confezionate. Corpi scolpiti, menti brillanti, personalità eccezionali. Sarebbe tutto cosi dannatamente semplice se tutti avessimo una famiglia perfetta, una casa bellissima, mille talenti di cui essere lodati. Ma semplice, facile e bello … non è! Questa è la vita, questo è il mondo reale, il campo di battaglia su cui dobbiamo lottare ogni giorno. Una vita caratterizzata da alti e bassi, da momenti felici, pieni di gioia e serenità, e da momenti burrascosi e pieni di tristezza. Dobbiamo semplicemente accettarlo. Non è facile, per niente, ma non possiamo arrenderci ancora prima di aver giocato la partita. Ci saranno sempre persone che avranno da ridire sul nostro aspetto o sul nostro carattere, ma l’unico parere che avrà importanza sarà il nostro, perché ogni persona ha un’opinione diversa e non a tutti piacerà il nostro modo di fare o di essere. È giusto cosi. Ma non ci dobbiamo far abbattere ogni volta che qualcuno pensa o dice qualcosa di negativo su di noi. Siamo tutti diversi. Siamo fatti per vivere, sognare, pensare, parlare, toccare, sentire diversamente. Siamo fatti per gridare, piangere, ridere, cantare, imparare diversamente. Siamo fatti per ballare, disegnare, vedere, immaginare, riflettere diversamente. Siamo fatti per vivere. Semplicemente la vita.
Valentina Ulian