In una mattinata soleggiata, anche se con la presenza di qualche nuvola passeggera in una cornice montana, mi dirigo verso il campo di beach volley.
Con un po’ di ritardo iniziano le partite; prime però, si vedono i riscaldamenti, gli allenamenti delle atlete e degli atleti partecipanti che come sfondo hanno un meraviglioso paesaggio di montagna. E tra battute, schiacciate, cadute e bagher il tempo vola ed arriva il momento di iniziare a giocare davvero. Un fischio e … inizia la partita!
Firenze, Torino, Napoli: sono le città di provenienza di alcune squadre che hanno partecipato attivamente in questa prima mattinata di giochi.
Gli scontri si sono svolti nei tempi previsti ed hanno avuto risultati positivi per entrambe le squadre sfidanti, perché con una vittoria o con una sconfitta, i partecipanti della categoria Small sono cresciuti e sono diventati più carichi (per un’ulteriore vincita o per una futura vincita) e più uniti come squadra, perché hanno potuto vedere, riconoscere e migliorare il loro gioco unitario.
Dagli spalti (se così si possono chiamare) le urla dei tifosi, che sicuramente hanno saputo caricare gli atleti e scaldare l’atmosfera (vista la presenza di un leggero venticello), hanno accompagnato tutte le partite giocate con vari cori.
La voglia di mettersi in gioco, l’amore per lo sport e la voglia anche di vincere hanno fatto sì che, in una mattinata qualunque, di un giorno qualunque, ragazzi con la stessa passione si siano riuniti per sfidarsi nel loro sport preferito.
Questo aspetto del Beach Volley – ma penso anche di tutti gli altri sport- l’ho constatato durante l’attesa dell’inizio degli incontri; quando anche per semplici gesti (come può essere il passarsi la palla) i ragazzi interagivano senza problemi, come magari succede “nel mondo dei grandi”. Nonostante i pregiudizi che avvolgono quel mondo dove, per fortuna o purtroppo, non siamo ancora entrati, gli atleti con le squadre avversarie sono stati validi e leali giocatori e hanno saputo rispettare in modo corretto il giuramento fatto nel momento dell’apertura dei giochi 2011.
Non rimane che congratularci con i partecipanti e gridargli ad una sola voce:
Buona fortuna, ragazzi!
Serena Zanirato