Il 13 ottobre, gli studenti di ben 70 città italiane sono scesi per le strade a manifestare contro l’alternanza scuola-lavoro, riforma scolastica approvata nel 2015 dal governo Renzi. L’alternanza scuola-lavoro, detta anche riforma della “Buona scuola”, consiste nel far fare a tutti gli studenti del triennio delle scuole superiori dei tirocini formativi in azienda. Ma questa riforma viene spesso contestata dai ragazzi che hanno provato questa esperienza perché varie esperienze dimostrano che in molti casi l’alternanza scuola-lavoro non è formativa, bensì solo sfruttamento e duro lavoro non adeguatamente ricompensato. Tra tutte queste manifestazioni, le più importanti hanno avuto luogo a Milano e a Roma. Nel capoluogo lombardo i manifestanti (in totale 5.000) hanno percorso le strade tra largo Cairoli e piazza Castello e qualche gruppetto di studenti hanno attaccato i luoghi più simbolici per questo evento, tra i quali il McDonald’s, una filiale della catena commerciale Zara e la sede del Partito democratico; infatti, specialmente i primi due, sono stati contestati da chi ha fattoil tirocinio lì per “sfruttamento”. Invece il corteo della capitale italiana è stato pacifico, ma i manifestanti hanno percorso l’intero tragitto tra la Piramide Cesta al ministero dell’Istruzione, presidiando via Trastevere per circa un’ora. La mattinata seguente, la ministra Fedeli ha annunciato che convocherà il 16 dicembre gli Stati generali dell’alternanza scuola-lavoro.
Jacopo Sulis