“La città della solidarietà e della cooperazione” l’ha definita uno dei suoi cittadini più rappresentativi, Pino Ligabue, e Modena si è affrettata a non smentire le pretese nell’accogliere i 25.000 visitatori che hanno affollato il foro boario lo scorso fine settimana. Ad attirarli non le famose scuderie della zona ma BUK, il Festival della piccola e media editoria organizzato da Progettarte che, giunto alla quinta edizione, ha conquistato il suo record di visite. Un’occasione sicuramente preziosa per apprezzare e diffondere quelle attività che cercano visibilità e comunicazione, ma troppo spesso vengono segregate all’ombra dei giganti editoriali. All’interno della manifestazione, che ha racchiuso eventi musicali, letterari, culturali, teatrali, hanno partecipato al concorso Prima pagina più di 60 testate scolastiche. Ad indirlo, insieme a Progettarte e al comune di Modena, la redazione di “Voci dal b(r)anco”, il magazine delle scuole superiori di Modena, che fa parte dei collaboratori ufficiali all’organizzazione dell’evento. Un giornale scolastico ma non solo, un vero e proprio mezzo per “mettere a confronto i giovani con l’intera società civile e le istituzioni” scrive la Gazzetta di Modena. Da sei anni i ragazzi del Branco, di tre diversi istituti modenesi, si sono conquistati una pagina mensile sulla Gazzetta e possono oramai definire le Voci un “trampolino di lancio” per le testate della zona, come raccontano alcuni dei redattori.
Le scuole premiate sono state invitate, ma tenute all’oscuro dei risultati fino alla sera del sabato, quando dopo i vincitori del concorso letterario “Due Vittorie” sono state chiamate sul palco, ognuna con la propria menzione, elaborata appositamente dalla commissione. Inevitabile un po’ di tensione per le tre testate che hanno dovuto aspettare più a lungo per essere chiamate: a salire sul podio il videogiornale “3,2,1…tg magazine 29” del liceo di Termini Imerese (PA), il cartaceo “Arrow” del liceo La Traccia di Calcinate (BG) e l’edizione on-line del nostro Umbertimes, che con un secondo posto arriva a conquistare il terzo riconoscimento in meno di un anno solare. Una bella sorpresa che si rivela certamente come un nuovo stimolo a migliorarsi: la dimensione cittadina che i ragazzi del Branco sono riusciti a raggiungere invita a considerare l’importanza che anche noi redazioni scolastiche possiamo avere sul nostro territorio. Anche se la realtà di Torino è indubbiamente diversa da quella di Modena, nulla ci vieta di cogliere l’occasione per sognare un po’ “in grande” e, chissà, sperare un giorno di conquistare un nostro “trampolino” torinese.
Federica Baradello (5F)