Una commedia fresca, divertente, genuina. La dolce bontà e semplicità di un quattordicenne riescono a cambiare le sorti di un migrante, separato dalla moglie incinta da una linea immaginaria chiamata “confine”.
Un film giovane, prodotto da giovani, recitato da giovani. Un grande risultato per essere il primo vero film dei fratelli Miyakawa. Interessante il contesto e i vari personaggi, che incorniciano armoniosamente la trama principale: un tennista americano scappato da un destino già scritto per lui, un ragazzino senza una famiglia presente, una sorella con un lavoro difficile che deve far fronte a tante responsabilità, il tutto condito da amore, scherzi, bontà e risate.
La soluzione al conflitto è di fatto nonviolenta, ma può essere soggetta alle critiche di qualcuno: i protagonisti infatti infrangono apertamente le leggi di due Stati. Si apre qui una discussione che ha fatto parlare molto negli ultimi tempi: è giusto oltrepassare la legge se pensiamo che vada contro i diritti degli uomini? I nemici sono davvero lo Stato e le sue normative oppure i migranti e i loro sogni?
Easy Living è un bella commedia, che fa riflettere in modo divertente e leggero, rendendoci complici di un illegale voglia di rendere felice qualcuno.
Elisa Buglione-Ceresa