La storia è piena di leggende. Del cinema, del teatro, della letteratura e della musica.
Internet ci aiuta molto a conoscere e appassionarci ad artisti, cantanti o scrittori del secolo da poco terminato. Sembra però quasi un’impresa trovare ragazzi pronti a parlare di cinema o di musica.
Gli ultimi 30 anni sono stati ricchi di musicisti di ogni tipo: rock, punk, grunge. Il cinema ha iniziato a produrre documentari sul molti miti della musica degli ultimi anni, come il documentario “Amy”, su Amy Winehouse (2015) o il film su Kurt Cobain, “The montage of heck” presentato in anteprima nelle sale cinematografiche quest’estate.
Quest’ultimo offre un panorama completo sulla vita privata di Kurt,e tutto quello che lo ha portato ha fare tutto quello che ha fatto, compreso il suicidio.
Nato in una famiglia apparentemente senza problemi, il divorzio dei genitori causa la depressione di Kurt, risolta soltanto dal fumo di marijuana e dall’alcolismo. Ad una festa conosce i suoi futuri compagni di viaggio, con i quali farà la storia del rock e del grunge.
Questo film ti aiuta a capire meglio tutte le ragioni delle sue azioni, e collega “fili” che non sembravano non riguardarsi neanche.
Consiglio il film agli appassionati, ma soprattutto alle persone capiate tra le note di “smells like teen spirit” ed essere stati catapultati in un vortice di divertimento e musica.
Martina Maschio (1H)