Théatre

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Durante il secondo trimestre scolastico, insieme alla mia classe Premier L, ho avuto il piacere e l’onore di conoscere un attore del Totem, Hubert le Noir, il quale ha dedicato un’intera settimana a insegnarci l’arte di recitare, guidandoci nel mondo del teatro.

Il teatro è una forma di espressione artistica veicolata dal corpo, dalla voce e dalle emozioni e che coinvolge numerose arti perfomative quali il canto, la musica, la gestualità, il dialogo, la danza. L’insieme viene concretizzato in uno spettacolo finale.

Ho imparato alcune nozioni e principi da applicare alla recitazione, primo tra tutti il riscaldamento. Esso è indispensabile e si esemplifica in esercizi di dinamismo, di scioglimento del corpo, di coordinazione, di respirazione, di equilibrio e di reattività. Per quanto riguarda la tecnica vocale, si tratta di sviluppare e potenziare la propria voce naturale e liberarla dalle tensioni abitudinarie. Un ulteriore esercizio è legato all’improvvisazione emotiva: immedesimandosi in uno stato d’animo, che ti è estraneo in quella precisa circostanza, si stimola la propria intensità emozionale. L’insieme degli esercizi ha lo scopo di far raggiungere padronanza e consapevolezza del dualismo corpo-mente.

Un successivo aspetto importante è legato all’analisi del testo, sta ovvero sta nell’ individuare e rispettare il registro. Successivamente ci si sofferma sull’interpretazione e la messa in scena del pezzo teatrale.

«E’ indispensabile entrare nel proprio personaggio, respirarlo» ci suggeriva Hubert. Molto spesso ci limitiamo ad assumere un attitudine, ad esprimere un pensiero, a gridare, a vivere un emozione; e bene, sullo spazio scenico tutto è lecito. Durante la recitazione mi sentivo come rivestita da un velo trasparente, per cui non ero io direttamente ad esprimermi, ma era il mio personaggio ad agire. Erano i suoi sentimenti a manifestarsi, le sue parole a colpire ed interessare gli spettatori, per questo motivo non dovevo sentirmi timorosa o a disagio.

Ho da sempre ammirato questa realtà parallela e sono persuasa dal fatto che l’arte teatrale aiuti ad esporsi, ad esprimere infinite varietà di moti interiori. Permette la fuga di emozioni personali e porta a conoscere situazioni e realtà tutte diverse ed anche vissute a distanza di secoli: sentirsi parte integrante di questa dimensione autentica e singolare.

Grazie a questa esperienza il mio semplice ruolo da spettatrice ha avuto l’occasione di conoscere quello da protagonista del palco scenico.

Ilaria Viale (4B) –  corrispondente dalla Francia

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