7 luglio 2010, settembre, ottobre, anche novembre ed infine…boom!Ecco il 3 dicembre: c’è già un volo di ritorno che ti aspetta. Cinque mesi trascorsi in Australia, cinque mesi della tua vita, volati in un soffio. Neanche ti rendi conto e sei di nuovo a casa, a Torino, dalla tua famiglia e dai tuoi amici, a riprendere quel filo che avevi interrotto quel fatidico 7 luglio decollando da Malpensa. Un sogno?Una botta in testa?Fatto sta che sembra di aver chiuso ed aperto gli occhi solo per due volte in tutto questo tempo. La prima durante quell’interminabile volo per arrivare dall’altra parte del globo, durante il quale ad occhi serrati provi ad addormentarti con tutta la tua volontà. Ma anche la tua mente “viaggia”; analizzando e scoprendo le tue paure, le tue emozioni, le tue aspettative. Pensieri irrefrenabili che ti caricano di emozione ed adrenalina e che vengono arrestati solo quando, riaprendo gli occhi, ti trovi catapultato in un mondo nuovo, diverso, dai colori accesi e vivaci, illuminato da una luce calda ed abbagliante. Nuove persone, una nuova lingua, nuovi posti e nuove abitudini, dove non vorresti mai chiudere gli occhi per paura di perderti qualcosa, e dove il tempo non sembra mai abbastanza per vedere ed immagazzinare tutto. Ma “tempus fugit” ed ecco che ti ritrovi su quell’aereo per una seconda volta; altre paure, emozioni, sentimenti ti aspettano ora, ed anche tu forse non sei la stessa persona spaventata ed eccitata che era partita cinque mesi prima. Da un sogno incantato riapri nuovamente gli occhi, ritrovandoti nella realtà, la tua realtà quotidiana. E come ci si risveglia da un bel sogno ti senti stranito, con quel sapore di esotico e quella sensazione di serenità che ti pervade e ti lascia un bel ricordo, ed allo stesso tempo quell’amaro in bocca per la consapevolezza che era, appunto, solo un sogno. Una meravigliosa ed incredibile esperienza. Un’avventura un po’ “traumatica”, in particolare all’inizio, trovandoti a contatto con una cultura così lontana dalla tua. Come scrive Marcel Proust “Il vero viaggio di scoperta non sta nel vedere nuove terre ma nbell’avere nuovi occhi”. Ci sono infinite realtà su questo pianeta, e solo se ci sforziamo di coglierne il senso, possiamo davvero viverne e scoprirne di nuove. Non è facile e non tutti ci riescono, ma pian piano, abituandosi si possono cogliere e capire aspetti che prima probabilmente ignoravi del tutto. E quello che ti rimane di tutto questo sogno è un qualcosa di inesprimibile a parole ma che si traduce in fatti e nuovi modi di pensare. È il nostro atteggiamento verso ciò che è nuovo che cambia ed è merito nostro e delle persone che hanno contribuito a farci vivere una simile avventura.
“L’esperienza non è ciò che accade ad un uomo ma ciò che l’uomo fa di quello che gli accade”.
Carlotta Zago (4C)