È successo sulla Tuscolana, a Roma. Un cane è stato investito da un pirata della strada, che immediatamente si è dileguato sfrecciando via senza nemmeno prestargli soccorso.
Una scelta inqualificabile e raccapricciante, ma quella straordinaria è un’altra: il labrador che, vegliando per ore il suo amico morto, ha stupito migliaia di pendolari. Secondo quanto riferito da alcuni testimoni, il cane sarebbe rimasto lì fin dalle 5 di mattina. Ore e ore passate ad accudire il suo amico, per quello che potremmo definire l’ultimo saluto, straziante ed intenso. Il tempo necessario per qualcosa di poco umano, assolutamente fuori dal comune, ma che forse fa comprendere ancora di più la natura dei cani.
Molto spesso non ci si rende conto che il miglior amico dell’uomo ha dei pensieri (e ciò non è poco), dei sentimenti, delle sensazioni, ma soprattutto un’anima. Un’anima pura, che molto spesso è più pura della nostra.
È dolce sentire il leale abbaiare del cane che ci lancia un profondo benvenuto quando ci avviciniamo a casa; è dolce sapere che c’è un occhio attento che aspetta il nostro ritorno e si illumina quando arriviamo.
Perché un cane è l’unico essere vivente sulla terra che ti ama più di quanto ami se stesso. L’unico mammifero in grado di vivere davvero con noi, e non semplicemente accanto a noi.
Questi animali speciali amano senza compromessi, non hanno rancori, non pretendono l’esclusiva, sanno perdonare e non ti fanno sentire in colpa. Non agiscono per un secondo fine o per ottenere semplicemente qualcosa, come noi umani. Sono istinto e cuore, che regalano fin dal momento in cui entrano in casa.
E noi? Noi animali dotati di ragione? Siamo disposti a farlo, anche noi?
Forse è proprio questo che dovremmo imparare: l’amore incondizionato. L’amore che i nostri fedeli compagni a quattro zampe ci insegnano tutti i giorni con i loro gesti, con le loro “carezze”, con le loro attenzioni.
Amare, incondizionatamente.
Cecilia Achino