Nell’estate del 2017 una notizia scuote il mondo: una sola unità della moneta virtuale più usata per le transizioni in rete raggiunge un valore mai creduto possibile. Un bitcoin, infatti, oltrepassa i 4000 dollari ed il successo del suo meccanismo non accenna a diminuire.
A cosa è dovuta questa popolarità che pare crescere a dismisura? Innanzitutto è un metodo di pagamento facile, veloce e sicuro, trattandosi di una criptomoneta, ovvero una valuta decentralizzata, esente da controlli superiori come banche centrali e quindi utilizzabile liberamente. Tutte le transazioni avvengono solamente tra acquirente e venditore senza che alcun ente esterno faccia da supervisore.
La sicurezza del sistema è data dalla mancanza di dati personali e dal conseguente anonimato. Ad ogni profilo corrisponde una coppia di numeri chiamati “chiavi”, le quali devono essere usate ad ogni transazione. Ciascun utente può possedere un numero arbitrario di profili, i quali gli garantirebbero un ancor più impenetrabile anonimato. Una delle due chiavi è nota solamente al possessore dell’indirizzo mentre la seconda è pubblica, e viene utilizzata per la compravendita.
Per portare a termine un acquisto, bisogna conoscere la chiave pubblica del destinatario del pagamento ed abbinarla alla propria chiave privata: in tal modo il sistema riconosce l’intenzione di completare uno trasferimento di moneta e procede con la sua attuazione. In Bitcoin la quantità di valuta in circolazione è limitata e facilmente prevedibile e quindi conosciuta in anticipo da tutti i suoi fruitori, perciò l’inflazione non può essere usata come strumento per la ridistribuzione della ricchezza tra gli utenti. Il numero di bitcoin cresce progressivamente ogni 4 anni tendendo ad un tetto di 21 milioni e nel 2049 sarà raggiunto il numero massimo della moneta.
Nonostante la comodità e la sicurezza, il sistema Bitcoin continua però ad avere degli aspetti negativi. La più famosa criptovaluta del mondo è oggetto di continue speculazioni, per cui investire su questo mercato è imprevedibile e rischioso. A dispetto della sua crescente fama, in aggiunta, il sistema Bitcoin è ancora sconosciuto ai più, comportando una limitazione dei casi in cui acquistare beni e servizi con tale metodo è consentito e quindi trattenendo potenziali utenti dall’entrare in questo mondo.
Detto questo, la domanda è inevitabile. Sarebbe pura fantascienza immaginare la scomparsa di valute nazionali, sostituite dall’uso di criptomonete? Sembra proprio essere la direzione verso cui l’economia mondiale si sta lentamente dirigendo e questo, non per forza, deve essere un male.
Francesco Dodan