Una serata particolare

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Se ci fosse quel giornale delle belle notizie che a parole tutti dicono di volere, ma che quando poi c’è nessuno compra, oggi il titolo d’apertura spetterebbe al gruppo musicale del Convitto per sordi di Roma e, in modo particolare, ai suoi organizzatori.

Hanno debuttato ieri sera al Palazzo delle Feste di Bardonecchia, producendo con l’uso di chitarre e percussioni una melodia capace di lasciare il pubblico incredulo ed entusiasta.

Per un attimo i ruoli si sono invertiti, e i musicisti romani sono diventati i veri protagonisti della serata. La parte del “silenzioso” è toccata al pubblico. Il suono rimbombava nel teatro, e noi avevamo solo il compito di scuotere le mani verso l’alto, in segno di gratificazione. Accarezzavamo l’aria che ci circondava e sfioravamo nuvole di dolcezza che provenivano dal palco.

Nel bel mezzo della performance il pubblico si è alzato ed ha iniziato a ballare, finendo di animare il teatro che già danzava coinvolto dallo spettacolo, costruito su scambi di sguardi di fiducia e intesa. Sguardi e gesti rari, perché le parole per quanto belle possano essere escono pur sempre dal cervello, mentre i gesti dal cuore. Dunque una serata fuori dalla norma per noi esseri umani del 2010. Un ringraziamento particolare va sicuramente al loro giovane maestro, Sergio , e al chitarrista della serata, Marco Giuseppe di Marco, che durante un’intervista fatta per l’ “UmberTimes” hanno sottolineato più volte quanto sia per loro sempre un onore svolgere questo tipo di lavoro con i ragazzi. Degli uomini giusti. Non buoni. Giusti. Non agiscono in nome di un’indole o di un’ideologia, ma soltanto di quella legge naturale che nel momento supremo della scelta urla dentro di loro :“Comportati da essere umano!”. É una voce che oggi non si sente quasi più. C’è così tanto rumore, in giro.

 

Maria Basso

 

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