Una settimana in Andalusia

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noiOre tre del mattino di domenica 6 aprile; 2E e 2F, alla fermata del pullman di Piazza Arbarello, riuniti con le prof.sse Álvarez e Sánchez e gli educatori Capello e Soldiviero per partire in direzione Málaga, Spagna.
Dopo un caffè rapido in aereoporto ed un’ultima chiamata alle famiglie le classi salgono sull’aereo, metà in fondo, qualcun’altro sparso in mezzo.
Due ore e mezza volano tranquille; dopo aver preso il pullman fino al Colegio Maravillas le famiglie accolgono i ragazzi, offrono loro la colazione e poi li portano a conoscere Benalmádena, la casa che li ospiterà per un’intera settimana.
Qualcuno passa la giornata in spiaggia con i figli delle famiglie, qualcun’altro visita il Parco della Paloma e i dintorni, infine i più pigri restano a casa a riposare.
Lo stage non è tutta vacanza, infatti lunedì sono tutti pronti alle nove per iniziare le lezioni a scuola, ovviamente vissute con divertimento e risate.
Sono Carolina, Eugenio, Rafael ed Adrián a seguire gli studenti durante tutta la settimana.
Il pomeriggio, dopo l’interessante seminario sull’arte di Gaudì, Dalì e Picasso, gestito da Rafael, gli studenti della E vengono raggiunti dalla F in spiaggia.
Gli unici pazzi che giocano nell’acqua gelida dell’Andalucìa sono gli Italiani, fortemente uniti e divertendosi.
I piatti tipici del posto che vengono proposti sono diversi: dalle albóndigas all’arroz a la cubana, dalle torrijas e non possiamo non menzionare la paella.
La sera churros a volontà e chiacchiere in compagnia.
Il martedì, successivamente alle lezioni e all’abbondante pranzo, le professoresse guidano i ragazzi alla scoperta di Málaga, dove l’immensa Cattedrale lascia tutti senza parole.
L’ora e mezza di shopping passa rapida ed è ora di tornare dalle famiglie.
Stanchi e pronti per un altro giorno si va a riposare.
Il pomeriggio del mercoledì consiste nel guardare diversi film in lingua originale e commentarli insieme.
La maggior parte del gruppo si dedica a “Los ojos de Julia” di Guillermo del Toro, storia dell’orrore ricca di sorprese e colpi di scena.
Infine le ultime ore della giornata vengono passate in completo relax in spiaggia.
Giovedì sole che spacca le pietre e gita programmata a Sevilla. Alle 7:30 incontro con aria assonnata alla fermata dell’autobus per affrontare due ore di viaggio.
A Sevilla le classi ammirano il panorama dalla Giralda, visitano l’enorme cattedrale, la terza per grandezza al mondo, ed entrano nel giardino del Real Alcázar, con i suoi pavoni che girano liberi.
Ormai sono tutti sfiniti e con la voglia di tornare a casa, però manca ancora Plaza de Espana, che merita di essere visitata: è infatti il luogo di Sevilla che più colpisce gli studenti.
Venerdì mattina le lezioni si svolgono in maniera diversa, infatti le prime due ore vengono passate al “Mercadillo”, dove E ed F intervistano e chiedono informazioni sugli articoli in vendita: dalla frutta ai fiori, rispondendo anche ad un questionario ben strutturato.
Per concludere la scuola spagnola Carolina, Eugenio e Adriàn consegnano ai ragazzi i diplomi che confermano il livello B2 !
Sabato è l’ultimo giorno perciò i professori lo lasciano libero, così le due classi si svagano fino alle tre in spiaggia; sei ore di puro divertimento con gli amici!
Gli Italiani, riuniti alle sei per l’ultima volta nel Colegio Maravillas, ringraziano e salutano le meravigliose famiglie, mentre l’autobus li aspetta per tornare a casa…
Anche il viaggio di ritorno è tranquillo, tranne per le valigie che non arrivano puntuali.
Sono le due e mezza e i genitori finalmente possono riabbracciare i figli e ascoltare tutti i racconti del meraviglioso stage tra churros e paella!
Quest’esperienza è servita per unire ancora di più le classi, fare nuove amicizie, conocere e provare sulla propria pelle la cultura spagnola e sperimentare la lingua in ogni situazione!

Claudia Brizzi (2E)

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