Violenza e comprensione

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guerrigliaSi sente sempre più spesso parlare di persecuzioni verso chi ha credenze religiose , pensieri, inclinazioni politiche diverse. Un esempio sono gli attentati compiuti in Nigeria da fedeli cristiani e musulmani di cui si sente molto parlare; ma è anche il caso dei regimi dittatoriali in alcuni paesi fra i quali Cuba.

Molte testate famose documentano questi fatti ed ogni giorno si aggiungono nuovi e violenti particolari che scandalizzano il mondo e ci ricordano che da sempre ogni uomo si sente toccato nell’orgoglio quando qualcuno semplicemente non condivide le sue idee. E’ l’ istinto umano che porta a considerare la propria parola come una verità assoluta e per molti oltre a questo basta poco per liberare la violenza. Ma la libertà di pensiero non deve essere limitata da questi scatti d’ ira e da questi momenti dove la ragione non trova più coscienza a cui appigliarsi. Tutti concordano nel dire che questo è sbagliato ma le parole non bastano, occorrono fatti concreti che pongano fine a questo scempio.

Bisogna che le forze politiche estere ed interne ai paesi  dove imperversano questi fatti collaborino alla formazione di misure precauzionali e contenitive che impediscano che innocenti senza colpa vengano ingiustamente puniti soltanto a causa dei loro pensieri.

Guardando alla nostra realtà di tutti i giorni ci rendiamo conto che soltanto la tolleranza e la collaborazione possono permetterci di creare rapporti vantaggiosi che permettano a tutti di condividere le proprie opinioni a favore della società. La multietnicità dei paesi, principalmente quelli occidentali, ha avvantaggiato la formazione di un legame indissolubile tra persone di cultura diversa ci ha portato a vedere con naturalezza tutte le opinioni che ci circondano senza spingerci a conclusioni superficiali e men che meno ricorrendo alla violenza.

Si giunge facilmente alla conclusione che soltanto essendo aperti alle idee degli altri senza giudicarle superficialmente si può costruire qualcosa di utile e duraturo per la società.

Oggi più che mai è importante essere cittadini del mondo, un mondo sincero, aperto e globale.

 

Beatrice Cagliero  (1B)

 

 

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