Volley sotto il guscio

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Il Palazzetto dello Sport di Bardonecchia, da fuori, sembra una tartaruga. Si staglia nella sua rotondità di fronte a Campo Smith e questa mattina di maggio ospita gli incontri di volley femminile delle categorie small e large.

Un’ incessante pioggia bagna il verde dorso-tetto della tartaruga-palazzetto ed abbassa la temperatura sia all’esterno che all’interno della struttura. Ma le ragazze sono calde: fin dalle 8 del mattino seguono gli ammonimenti degli allenatori, saltano, corrono e si passano palle bianche, rosse e verdi.

Alle 8,30 iniziano le partite vere e proprie: due campi ospitano quattro diverse squadre sostenute da una serrata tifoseria.

Le prime squadre ad incontrarsi sono quelle delle ragazze delle medie che, un po’ incerte, si affrontano mettendo in pratica gli insegnamenti dei pochi anni di allenamenti.

Gli incontri si susseguono l’un l’altro, senza una pausa né per le ragazze né per giudici ed arbitri. Per i cronisti è difficile stare dietro agli sviluppi delle partite dei due campi: il ritmo è veloce, i punti si succedono con azioni rapide. Alcune squadre trovano avversari duri da battere, altre, invece, vengono battute con uno stacco piuttosto notevole come il Catanzaro battuto dal Montagnano per due set a zero.

Volley: il ritratto del gioco di squadra. Ogni ragazza, anche tra le più piccine, sa perfettamente quando intervenire e quando lasciare la palla alle compagne. Alcuni dicono che lo sport sia metafora della vita. Non so se sia vero, ma certo è che ogni sport può essere un grande maestro di collaborazione e disciplina, e le ragazze del volley lo sanno e lo dimostrano.

 

Annalisa Chiodetti

Francesco Ghigo

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