WhatsApp, chi non lo conosce? E’ l’applicazione messaggistica per eccellenza, usata soprattutto dai giovani per mandare messaggi, audio e video. Ora è reso ancora più sicuro tramite un sistema di criptografia end to end, che rende inaccessibile la vostra conversazione alle persone indesiderate.
Negli ultimi tempi si è parlato, soprattutto nei social quali Twitter e Facebook, di una possibile falla nel sistema di criptografia che renderebbe possibile a Whatsapp o a Facebook di ricostruire e leggere intere conversazioni cifrate.
Immaginatevi la furia di tutti gli utenti di WhatsApp che, vedendo la loro privacy a rischio, hanno chiesto spiegazione direttamente al proprietario, Mark Zuckerberg, che ha prontamente assicurato che il sistema di criptografia è inespugnabile.
Sarebbe certamente utile se le conversazioni dei criminali e delle organizzazioni, quali Mafia, Isis, jihadisti, ecc. venissero trasmesse alla polizia e alle altre forze dell’ordine, i quali saprebbero di sicuro cosa farsene.
Il problema sono le industrie, che potrebbero costringere l’azienda proprietaria dell’app messaggistica a fornire conversazioni e messaggi per poter controllare i movimenti delle persone e sfruttarli a loro beneficio.
Detto ciò, che cosa dobbiamo fare? Credere alla storia della criptografia infallibile, o disinstallare l’applicazione e proteggere i nostri dati?
Paolo Galieri