Luca Medici, in arte Checco Zalone, comico e cantante poliedrico pugliese, è ormai diventato una star, soprattutto dopo l’uscita del suo primo film “ Cado dalle nubi”. La sua è una comicità nuova, che si distacca dai monologhi dei suoi colleghi di Zelig e dal cabaret di Colorado Cafè. Lo show di Zalone segue un modello piuttosto fisso, costituito da due parti. La prima prevede un’introduzione simpatica e fuori da qualsiasi schema della canzone che canterà, pilotata dallo stesso Checco e dal conduttore. Poi si inizia con l’esibizione vera e propria, in cui l’artista si destreggia con la sua chitarra e inizia a cantare con delle parole e delle melodie che costituiscono una parodia degli artisti più famosi, come ad esempio Jovanotti. Il risultato è un’ottima fusione di comicità, satira e una musica che ricorda molto i cantanti “neomelodici” napoletani, il tutto unito ad una buona dose di volgarità ed un uso della grammatica italiana non proprio corretto. Luca Medici, oltre ad essere molto bravo nel suonare il pianoforte e la chitarra, deve fare riflettere perché, inconsapevolmente, ha creato una nuova comicità. Prima di tutto si deve dire che le sue storpiature di pezzi musicali molto celebri non costituiscono solo una presa in giro, perché Checco non svuota di significato le canzoni, ma dà loro una nuova sfumatura, le fa rivivere e dà allo spettatore una nuova chiave di lettura del brano in questione. Qualcuno potrà obiettare sul fatto che la sua sia una satira del tutto rivoluzionaria in quanto spesso usi i luoghi comuni per far ridere. Ebbene, questo è vero, ma bisogna capire che non li utilizza perché voglia dare peso alle frasi fatte, anzi vuole screditarle, in quanto recitando la parte di un cantante non colto e sboccato, deve far capire che sono gli stereotipi a far generare l’ignoranza e la sciatteria. Inoltre nelle parole dei suoi irriverenti testi troviamo sempre qualche collegamento ad un fatto d’attualità o ad un argomento che riguarda da vicino la nostra società. Esso viene ripreso chiaramente in maniera ironica facendo sembrare al telespettatore che non ci sia da parte di Zalone un vero giudizio. In realtà esso è presente ma viene sospeso, non viene espresso fino in fondo affinché chi guarda possa giudicare secondo le proprie idee, senza essere influenzato. Insomma, Luca Medici dà al pubblico dei “flash”, degli “assaggi” su cui ognuno potrà ragionare con personali pensieri. Non c’è altro da aggiungere, se non che augurare buona fortuna a Luca nella sua vita e nella sua carriera di artista.
Simone Ambrisi (2B)